Premessa: non sono un’estimatrice di vodka.
Premessa nella premessa: amo il british humor, la stand-up comedy, l’autoironia.
Bene: la ricetta del numero che stai leggendo prevede tutti questi ingredienti, vodka in primis. Sì, perché il brand con personalità di oggi è un unconventional brand specializzato proprio in vodka.
Dutch Barn. Unconventional e sostenibile
Il brand Dutch Barn è nato dalla visione di Chris Fraser, founder & chairman della distilleria Ellers Farm. Chris voleva creare una vodka davvero unica e sostenibile e, be’, ci è riuscito. Anziché utilizzare cereali o patate, tradizionalmente impiegati per la produzione di vodka, ha optato per le mele britanniche: ha ottenuto così una vodka dal carattere distintivo, liscia e fruttata – ma anche sostenibile, come vedremo tra poco.
Il brand prende il nome dai caratteristici fienili olandesi, un omaggio all’architettura rurale che ispira il suo approccio: unire tradizione e innovazione per creare qualcosa di straordinario.
L’USP di Dutch Barn: sostenibilità, qualità e innovazione
Ciò che rende Dutch Barn veramente unico nel suo genere è la combinazione di tre elementi chiave:
1. Sostenibilità al primo posto: l’impronta “zero emissioni” c’è stata sin dalla nascita del brand. L’uso di mele britanniche garantisce un sapore unico al liquore e al contempo riduce in modo importante l’impronta di carbonio del prodotto; distillata nello Yorkshire, Dutch Barn supporta l’economia locale e riduce le distanze di trasporto. Ma non è tutto: anche il packaging del prodotto – che vedremo tra poco – è stato studiato per essere sostenibile.
2. Qualità premium: ogni bottiglia di Dutch Barn è il risultato di un processo di distillazione meticoloso che garantisce una vodka eccezionalmente liscia e pura.
3. Innovazione nel gusto: la scelta di usare le mele come base per la vodka offre un profilo di sapore distintivo, con note fruttate sottili che la distinguono dalle vodke tradizionali.

La brand image di Dutch Barn
Personalmente apprezzo l’immagine di DBV: riesce a mescolare alla perfezione tradizione (genuinità che diventa schiettezza) e innovazione.
Il logo è molto semplice: la curvatura del nome ricorda il tetto dei classici fienili olandesi – immagine poi ripresa sulla bottiglia. Il lavoro sul duotone rafforza a livello semantico la dualità di spirito di questo brand.
Come ti avevo anticipato poco fa, un lavoro magistrale è stato portato avanti anche sul packaging. L’agenzia threebrand, specializzata nel settore degli alcolici, ha progettato prima e prodotto poi, le confezioni della vodka Dutch Barn.
Si tratta di “una soluzione di imballaggio con credenziali di sostenibilità impressionanti”, con la garanzia “che la composizione materiale di ogni singolo elemento è acquistata e selezionata per le sue caratteristiche climatiche positive. L’utilizzo di una combinazione di compensato non trattato FSC al 100% e cartone ondulato riciclabile e ri-macerabile al 100% è stato solo il punto di partenza. Non solo il volantino e l’involucro erano al 100% privi di alberi e compostabili al 100%, ma sono stati anche realizzati utilizzando energia verde al 100%.”

Il pack ha riscosso così tanti apprezzamenti da essere stato nominato agli Scottish Design Awards del 2022.
In linea, non solo per il mood, il taglio ma anche e soprattutto per il concept che sostiene il tutto, la strategia social. Per il lancio del brand, l’agenzia YesMore ha progettato una campagna social che prevedeva il coinvolgimento di una rete di creator che dovevano scattarsi delle foto con la bottiglia di DBV durante i loro viaggi sostenibili. I follower sono stati poi coinvolti con la richiesta di fare lo stesso in un contest, il cui premio era appunto un viaggio sostenibile.

And then… came Ricky Gervais
Un elemento distintivo che ha portato Dutch Barn a un nuovo livello di notorietà è la collaborazione con il famoso comico, attore e scrittore britannico Ricky Gervais. Gervais non è solo un testimonial, ma è entrato a far parte dell’azienda come investitore (co-owner, per essere precisi), dimostrando la sua fiducia nel prodotto, il suo interesse verso la sostenibilità e il “verde”.

La recentissima campagna pubblicitaria con Gervais è un esempio brillante di come si possano stravolgere tutte le regole dell’advertising – dimostrando appunto che non esistono regole.

Prendendo in prestito le parole di Andrew Tindall, “it’s perfect ‘notvertising’. Taking the p*ss out of all ads whilst equally being a brilliant Out Of Home campaign.”
Di solito, di solito, le pubblicità vogliono venderti qualcosa e lo fanno in maniera smaccata mettendo al primo posto i benefici, razionali o irrazionali del prodotto (o del servizio). Di solito, di solito, vogliono farti immaginare che usando quel prodotto (o quel servizio) diventerai più [aggiungi aggettivo]. Di solito, di solito, sono politically correct. Di solito.
Uscire dagli schemi significa sparigliare le carte così tanto da perdersene qualcuna per strada. Ed è esattamente quello che ha fatto Dutch Barn con questa OOH (out of home, in italiano “affissione”). Gli elementi cardine della campagna sono:
1. Audace umorismo: L’headline “Buying Dutch Barn will make a person rich & happy. And that person is Ricky Gervais” esemplifica l’approccio ironico e diretto del brand.
2. Autenticità: l’ammissione diretta del coinvolgimento finanziario di Gervais crea un senso di trasparenza, molto apprezzato dai consumatori moderni.
3. Ampliamento del target: la presenza di Gervais attrae un pubblico più ampio e diversificato.
A distanza di solo una settimana dal lancio, la campagna ha già registrato un impatto significativo portando Dutch Barn sotto i riflettori, generando buzz e conversazione attorno al brand. Non solo: ha rimarcato la personalità del brand che, non ci vuole un genio per prevederlo, finirà via via sempre più con l’associarsi a quello del suo co-owner, audace, sfacciato, genuino, unconventional.
Ah, quasi dimenticavo: ti consiglio di vedere anche i post di Ricky Gervais pubblicati sulla pagina Instagram di DBV. Tipo questo.
Conclusione
Come spesso accade, non si può imputare il successo del brand a un solo fattore. Nel caso di Dutch Barn è l’alchimia di più elementi ad aver contribuito al suo posizionamento distintivo:
un asset di valori chiaro e portato avanti in maniera concreta, seria ed etica;
una brand personality coerente in tutti i touchpoint, on e offline;
un purpose forte;
una strategia di marketing e comunicazione audace, amplificata dalla collaborazione con Ricky Gervais.
Dutch Barn non vende semplicemente vodka; offre un nuovo modo di concepire e gustare questo spirits, con un occhio attento all’ambiente, al supporto delle comunità locali e allo spirito – “spirito” inteso come condizione d’animo. Ma adesso su, a nanna.
Un sorriso,
da me
Il packaging è davvero notevole 👍