Mi piaci e voglio dirlo a chiunque
Mi piacciono il tuo carattere, la tua semplicità, la tua vicinanza. Mi piace come sai mettere sempre tutto in ordine. Mi piace la tua umiltà e amo, sì amo, la tua coerenza.
Non ricordo nemmeno quando ci siamo visti per la prima volta, ma ricordo come mi hai fatta sentire: come una bambina nel paese dei balocchi. Mi hai mostrato subito tutto di te e tutto quello che ho visto mi è piaciuto. Certo, che c’è chi alcune “cose” le fa meglio di come non le faccia tu, ma c’è qualcosa in cui ti trovo imbattibile: sei un raro esempio di comunicazione, di personalità, di branding.
IKEA, jah elskah dey. Ma proprio assai, assai. Potevo quindi non dedicarti un numero di Brand con Personalità?
Sei seconda solo a una mamma e a un papà
È della scorsa settimana la campagna IKEA Second Best Furniture, una delle più belle su cui si siano poggiati i miei stanchi occhi negli ultimi anni. Sì, IKEA raramente sbaglia un colpo, ammettiamolo. Ma questa… Questa campagna è un capolavoro.
È delicata, inclusiva, coraggiosa nella sua semplicità. Parte da un insight vero, potente, che un genitore subito riconosce e sente vibrare nel petto. E poi quell’uso che del negative approach, vogliamo parlarne? Ci rimanda alla più nota campagna di Avis (con l’headline “Avis is online No.2 in rent a cars. So we try harder” di Bill Bernbach), ma affonda le radici in una personalità completamente diversa – perché è giusto sia così –: umile, gentile, autentica.
Carla Klumpenaar, Direttrice Generale - Marketing, Comunicazione, HF e Retail Design negli Emirati Arabi Uniti, Qatar, Egitto e Oman di Al-Futtaim IKEA, in merito a questa campagna ha detto che “l’umiltà è un valore che vive nel cuore del nostro marchio. Porre i genitori come prima scelta per i loro figli riflette questa convinzione di fondo. Non importa se siamo secondi solo ai genitori, anzi ne siamo orgogliosi. Attraverso questa campagna, speriamo di diffondere questo valore del marchio e di celebrare la genitorialità attraverso diversi canali”.
Un amore così grande, un amore circolare
Di recente IKEA ha trasformato il nome, e il concept, dell’angolo delle occasioni ribattezzandolo Circular Hub. Non solo, al tema dell’economia circolare IKEA ha abbinato quello dell’amore: un oggetto che è stato amato una volta ora attende una nuova casa in cui essere accolto, in cui costruire nuove storie.
Questa idea mi ricorda l’esperimento Significant Objects (che ti invito a scoprire). In sintesi: gli ideatori di questa iniziativa riuscirono a far aumentare del 2.706% il valore di oggetti di seconda mano e di scarsissimo valore, acquistati in mercatini delle pulci, grazie al potere dello storytelling.
You’re my everyday hero
Uno degli spot video che preferisco di IKEA è questo. Trovo impeccabile la fotografia, il voice over, lo script, il climax, il concept.
Guardalo.
Anche qui, in pieno stile IKEA, il prodotto è inserito nel contesto quotidiano. Senza filtri, senza imbellettamenti, ma nudo e crudo così com’è (con sputazzi e drammi adolescenziali inclusi).
Anche fuori casa, sei impeccabile
Le campagne OOH (out of home) di IKEA sanno come stupire facendo a meno di cavalcare il sempreverde (e coevo) trend del “purché se ne parli”.
Giocano con l’autoironia – IKEA sa che i suoi mobili non son poi così semplici da montare.
Fanno leva sullo sconto, per aumentare le vendite, ma lo mettono in secondo piano rispetto alla componente utilità. Quello che è sempre al centro, per IKEA, sono le persone.
Non amare IKEA (parlo della sua comunicazione) è imopssilibe. Che ne pensi?
Aspetta, non ho finito!
È finalmente in preordine uno dei migliori libri che tu possa leggere sul copywriting e sulla lingua italiana: Con le parole si fanno miracoli. Note sulla scrittura pubblicitaria e sul linguaggio. L’autore è il bravissimo copywriter pubblicitario e creative director Doriano Zurlo; la prefattrice io – con grande orgoglio, lo ammetto.
Questo libro è uno di quei testi da avere. Non è pop; è magistrale. Non è una passeggiata; è un’immersione. Non è un’accozzaglia di cose che trovi ovunque googlando; è la raccolta delle riflessioni, dell’esperienza, del sapere di un vero professionista. È un libro da leggere piano, da leggere tutto: ti regala scorci da perdere il fiato su semiotica, retorica, copywriting, fonetica, pubblicità… Se ti fidi anche solo poco così di me, anche perché sai che ti non consiglierei mai niente a casaccio, acquistalo. Lo trovi in preordine su Amazon, qui.
Ma adesso, su, a nanna.
Un sorriso,
da me








