Io lo dico sempre: se nell’industrie hôtelière ci fosse metà della creatività che c’è nel segmento “ostelli” saremmo a cavallo. E invece siamo su un ciuchino ciucco. Ciucco e sghembo…
Allora, siccome di margine di miglioramento il settore ricettivo ne ha davvero molto, oggi ti parlo di un’altra realtà che qui affonda le radici ma che, per fortuna, ha trovato il modo di ingiallire rinverdire la sua chioma con quella linfa creativa che tanto scarseggia.
Prima di fare un bell’affondo nel mondo di YellowSquare, il brand con personalità protagonista del numero di oggi, ti voglio ricordare che giovedì 23 maggio scade lo sconto di Play Copy, il convegno immersivo di comunicazione strategica che si terrà a Modena il 10 e 11 ottobre. Approfitta del prezzo early, e degli ulteriori sconti per acquisti multipli, per te o il tuo team: A Play Copy troverai formazione pratica, di alta qualità, trasformativa, con speaker che col loro lavoro hanno costruito da zero, o rinsaldato, reputazione, immagine, posizionamento e fatturato di importanti brand; tante occasioni per creare autentiche connessioni umane; un’atmosfera leggera e stimolante.
Chiusa la parentesi formativa, ora apro quella analitica: passeremo infatti al setaccio la brand personality di una catena di ostelli davvero originale.
Se è YellowSquare, lo riconosci
Sul nome del brand di oggi, ci siamo: YellowSquare. Anche se, quando l’ho scovato qualche tempo fa, il nome era solo “Yellow”, come testimonia il page title che probabilmente non è stato ancora modificato (sì, però leggi pure la meta descrizione!).
Che qualche bega legale col nome originale abbia “forzato” la transizione in YellowSquare? Non so, può essere – come no, non mi è dato di saperlo.
YellowSquare è una catena di ostelli situati a Roma, Milano e Firenze. Ogni località, anzi “piazza”, ha il suo logo e il suo sito. Trovo molto carina l’idea di personalizzare l’header dei tre siti con titolo che strizza l’occhio al luogo: “Alè Firenze”, “Daje Roma”, “Bella raga”. Già da questi microcopy, vien facile capire il livello di tone of voice del brand.
Prendendo come riferimento il mio termometro del tone of voice, posso affermare con una certa sicurezza che la voce di YellowSquare sia colorata: è infatti estremamente colloquiale, con punte di ironia.
Ironia, dicevamo. Ecco, appunto…
Questa la “gentile” richiesta che fa il brand nel fascione dove compare il numero WhatsApp.
Ma YellowSquare non è solo ironia. È una personalità accogliente, giovane, molto social – in tutti i sensi. Il sito è curato per trasmettere, in ogni step, questa personalità così rotonda, vibrante e umana.
E così troviamo i consigli dello staff…
… interessanti proposte di collaborazione con artisti e content creator.
Job offer, scritte in inglese per abbracciare un pubblico internazionale, con qualifiche originali. Qui, per esempio, puoi vedere come “receptionist” diventi “Square Enthusiast”: un job title che contiene al suo interno già una delle soft skills più importanti per chi si candiderà per questa posizione.
Nel DNA di YellowSquare c’è anche un rimarchevole impegno sociale. Sappiamo infatti che le nuove generazioni sono, per fortuna, sempre più attente a temi come la sostenibilità (secondo alcuni studi e ricerche, infatti, la Gen Z potrebbe benissimo essere ribattezzata Sustainability Generation), i diritti delle donne, i diritti delle comunità LGBTQIA+ e via dicendo.
Ho amato molto scoprire tutte le azioni, tangibili e importanti, messe in atto dal brand in tal senso: offrire assorbenti interni gratuitamente, ripulire i parchi cittadini, offrire acqua, organizzare incontri di scambio di competenze e swap party, promuovere iniziative per la tutela dei diritti delle donne…
Quando si dice trasformare i valori in azioni, più che in sterili manifesti. Eh?
La visual identity di YellowSquare
Coerentemente alla personalità entusiasta, ironica, amichevole e purpose-driven la visual identity è caratterizzata da colori accesi – ma non fluo –, che vedono il giallo, ça va sans dire, essere il branded color più utilizzato.
Le foto vengono trattate con illustrazioni naïf, stile childish, e scarabocchi. Divertente lo strumento della “cancellazione”, adottato per esempio anche da Mercato Centrale anche se per fini comunicativi diversi (nel suo caso: la semplicità).
Se non i social, quale potrebbe essere il regno di YellowSquare?
Già, è piuttosto lapalissiano: il regno di YellowSquare sono i social.
Su Instagram, il brand dà decisamente il meglio di sè con reel e post dal taglio “amatoriale”, super genuino, e dai contenuti spassosi. Guardando il feed di IG ho riso da sola. Se vuoi farmi compagnia, guarda questo reel.
Conclusioni
Sono riuscita anche stavolta a farti scoprire un nuovo brand con personalità? Spero proprio di sì. Se ce l’ho fatta, fai conoscere Brand con Personalità ad amici, colleghi, amiche, dirimpettaie di scrivania. Ma adesso, su, a nanna.
Un sorriso,
da me