Per un pelo
Un brand che non mi sarei mai aspettata di incontrare. E che per un pelo stavo perdendo...
I’m back!
Torno dopo un’estate fatta di poco svago, intervento PRK agli occhi, qualche pensiero di troppo e la sempre più forte consapevolezza di aver bisogno di una vAAAHcanza. Torno su questi schermi così altalenanti, un po’ come me, perché ho deciso di accenderli quando ho davvero qualcosa di interessante da condividere. Da mostrarti. Da farti scoprire. E oggi, quel qualcosa, ce l’ho.
Stasera ti porterò alla scoperta di un brand che mi piacerebbe trovare in Italia, perché una comunicazione come la sua, una personalità come la sua, un tone of voice come il suo – nel suo settore – ancora non l’ho trovato. E temo che di tempo, per far arrivare anche da noi qualcosa del genere, ce ne voglia un bel po’. D’altronde “certe cose”, qui, son difficili da… estirpare. A ogni modo, se tu ci sei – io ci sono! –, possiamo tuffarci alla scoperta di questo nuovo brand con personalità.
Billie. Feel-good body products
Billie, così si chiama il brand con personalità di oggi, si occupa di prodotti per la cura del corpo – detergenti, rasoi, cose così.
Al solito, non è tanto il cosa che ci interessa, ma il come, ovvero il modo con cui un brand, in questo caso Billie per l’appunto, comunichi il suo universo. Usando quali archetipi, trasmettendo quale personalità, scegliendo quali parole, quali immagini, quali suoni.
Ma iniziamo dal nome: Billie.
Facendo un minimo di ricerca online, ho scoperto che in slang “billie” vuol dire amica fidata, compagno. Ecco quindi che già il nome, a partire dal suono cristallino e vivace, ci proietta all’interno del mondo di questo brand; un mondo che ci aspettiamo essere colorato e amichevole. Giusto? Giusto.
Ed entriamo quindi in questo mondo – colorato e amichevole. Facciamolo! Vediamo subito che ad accoglierci c’è un video in home page, nell’above the fold. Là dove non possiamo proprio ignorarlo.
Cosa, cosa, cosa? Ma sul serio? In uno spot per un rasoio si vedono peli? Ma sono peli veri? Cioè sto davvero vedendo dei pe-ee-li in uno spot creato per un oggetto che dovrebbe toglierli? Farli sparire? Ma che senso ha?
Aspetta, aspetta, aspè.
Riavvolgiamo la pellicola.
Che senso ha non far vedere la situazione di partenza? Il “problema” (virgoletto perché non è detto che lo sia, che venga sentito come tale, che debba esserlo). Ecco, appunto.
Ora pensaci: in Italia hai mai visto una pubblicità di rasoi o epilatori che scorrono su gambe irsute? Io no. Mai.
Sotto il video, che sfida il “tabù del pelo”, campeggia una meravigliosa head: “For when (and if) you feel like shaving”.
Le immagini. I copy. La perfezione
Sono questi, questi, i brand per cui vorrei lavorare sempre di più.
I brand coraggiosi, con una missione; i brand che non hanno bisogno di urlare per farsi notare, di fare i simpaticoni per forza. I brand che infondono realmente ovunque la loro personalità.
… nelle immagini. Nei video. Nei copy.
Brand che abbiano una missione. E non solo un ufficio marketing.
Brand che non dimenticano mai chi sono e che fanno della coerenza la loro bandiera. Non solo verso l’esterno, ma anche all’interno, in azienda. Con una cultura piena, fiera e rotonda.
Se solo non avessi acquistato da poco una macchina estirpa peli generatrice di blasfemie e improperi, una chance ai rasoi Billie gliel’avrei data.
Ma adesso, su, a nanna.
Un sorriso,
da me