Tanti auguri a m/te
Come ti fanno gli auguri di compleanno i brand? Eccome come li han fatti a me.
Tanti auguri a meeeee.
Martedì ho compiuto… 🥁 41 anni e, nella mia casella di posta, hanno fatto capolino le email di “auguri” (leggi “sconti mastrotiani”) di diversi brand. Oggi, quindi, non ti parlerò, come al solito, di brand con personalità; piuttosto, ti farò capire quanta importanza possano ricoprire il tone of voice e la brand personality, passando in rassegna alcuni dei vari messaggi ricevuti il 24 settembre.
Iniziamo? Iniziamo.
Spoiler: l’unico senza sconti, ma con una carezzina
Unobravo è il servizio di psicologia online che ho scelto più di due anni fa e con cui, in tutta onestà, mi trovo bene (merito, in primis, della mia psicologa).
Unobravo ha una personalità e una voce ben definite: umanità, calore e accoglienza sono il trittico che più le rappresenta. Queste caratteristiche antropomorfizzanti emergono in ogni touchpoint e comunicazione del brand in questione. Ieri non ho ricevuto nessuna email di auguri (strano, in effetti), ma una settimana fa Unobravo mi ha mandato questa.
La cosa che più ho apprezzato è quell’incipit che prende in carico qualsiasi tipo di emozione legata all’evento: è una forma di rispetto che, da un brand che si occupa di psicologia, dovrebbe essere doverosa verso il pubblico ma che non do per scontata. In generale, poi, i contenuti – per quanto, diciamolo pure, non siano di chissà quale spessore in termini di originalità – arrivano come una carezza. Ecco, Unobravo, sei stata (o stato, o stat*) particolarmente carezzevole.
Vorrei mettere in fila due o tre cose che avrei apprezzato (opinione personale, quindi parliamo di gusti della sottoscritta):
1. un minimo sconto sulla prossima seduta (il costo è di 49€/seduta, anche portarlo a 45, ovvero al prezzo originale, non sarebbe stato male. L’avrei preso come un piccolo gesto gentile);
2. consigli un cinin più originali;
3. nessun bottone CTA (sarebbe bastato il PS, con l’aggiunta di un’ancora e una postilla sul “mio unobravo”. Che poi è una “mia”, ma vabbè);
4. un’accortezza in più nel parlare della terapeuta (donna), usando il suo nome. Un campo elastico in più non avrebbe fatto male, ecco.
YSL e la “giornata couture”
Io questa davvero, ma davvero, non l’ho capita.
Non ho capito la necessità dell’Altobasso su “Buon Compleanno”, all’inglese maniera.
Non ho capito l’invito a vivere “una giornata couture”.
Non ho la più pallida idea di cosa sia “una giornata couture”.
Forse, semplicemente, non sono la cliente ideale di YvesSaintLaurent, se non ne comprendo il messaggio. Non so, non ho capito.
E poi, mi chiedo: dov’è l’universo valoriale di YSL? Si consuma tutto nell’aggettivo “iconici” e nel sostantivo (aggettivato?) “couture”? E, ancora, che fine hanno fatto l’archetipo del mago e del creativo? Non lo so; ma so che poteva essere racchiuso tutto qui, in questa email. Peccato.
Sephora: con regalo e “ritornello”
Ecco, Sephora mi ha fatto un vero regalo: non mi ha offerto uno sconto, ma mi ha omaggiata di un prodotto della sua linea, che posso ritirare nei beauty store o ricevere nei miei acquisti online (tramite un codice dedicato).
Ma al netto del regalo in sé, Sephora si dimostra sul pezzo, come sempre, nell’uso dei suoi brand message e con la sua brand personality, coerente e consistente.
Riesci a trovare il suo “ritornello di marca” nel copy di questa email? Scrivimelo nei commenti, dai.
Scarpamondo e l’happy… urgency!
Premetto che il regalo che stavo aspettando non era il buono sconto di Scarpamondo. Avrei gradito, che so, un biglietto per un concerto di James Bay – sparo il sogno dei sogni. Ma, ecco, Scarpamondo mi legge nel pensiero (#sarcasmo) e afferma senza margine di errore di aver bussato alla mia casella col regalo che tanto desider(av)o.
A chiudere il testo di questo conciso messaggio di auguri, il senso di urgenza.
In questo caso, mi sono divertita a riscrivere la mail. Senza informazioni sulla brand personality – perché non mi è chiaro quale sia –, ho scelto di usare un tono caldo e ispirazionale, non troppo colloquiale e assolutamente non ironico.
Lo sappiamo per certo: oggi nella tua casella email entreranno decine di auguri.
Il nostro forse passerà inosservato, ma non poteva mancare e speriamo ti sia gradito, quindi, eccolo.Auguri, Valentina.
Che tu possa correre più veloce del tempo – anche grazie a un bel paio di scarpe comode – e che i tuoi progetti tengano sempre il passo dei tuoi sogni.
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Felice compleanno e alla prossima.
Con questi esempi ho voluto soffermarmi sulle emozioni che arrivano, o no, quando riceviamo un messaggio di auguri da un brand. E su quanto ogni messaggio, anche quello automatico, dovrebbe essere progettato con una voce, un’anima, un’intenzione relazionale prima ancora che commerciale. Non è facile. Non dico lo sia; dico che si può, e deve, fare.
Ma adesso, su, a nanna.
Un sorriso,
da me
Anche tu bilancia :-)