Tutta trucchi, niente inganni
In questo numero scopriamo la storia di una founder modello, imprenditrice del mondo make-up
Oltre a portarti alla scoperta dei brand con personalità, in questo newsletter mi piace anche accendere i riflettori sulle personalità che infondono carattere alle marche.
Abbiamo già visto la storia di Giovanni Rana, accompagnata da riflessioni sull’autenticità della marca legata a quella del suo (o della sua) founder. E dopo aver fatto incursione nel mondo food, oggi partiamo alla volta di quello del make-up. Infatti la personalità di oggi è un’imprenditrice dal successo intercontinentale: nata come blogger, ha creato un lovemark presente nella collezione di chiunque almeno una volta nella vita abbia fatto baking.
Lo so che c’è chi ha già capito di chi sto parlando…
Huda Kattan: la sua storia
Per una grande appassionata di make-up come me, Huda Kattan è praticamente una divinità. Questa imprenditrice milionaria self-made, classe ’83, ha costruito un vero e proprio impero fondato su ciglia finte, polveri libere, palette, illuminanti…
Nel 2007, dopo essersi laureata in Finanza all’Università Michigan-Dearborn, si trasferisce col fidanzato, oggi marito, a Dubai. Dopo aver svolto diversi impieghi, nel 2009 perde il posto di lavoro in un’azienda finance ma acquisisce una consapevolezza che la cambia nel profondo…
“Se faccio qualcosa che non mi appassiona, come potrò dare un contributo al mondo?
Se non sto cambiando il mondo in nessun modo, allora cosa diamine sto facendo?”.
Huda Kattan
Sua sorella Mona le consiglia quindi di studiare make-up e Huda le dà ascoltò: segue un corso e inizia a lavorare per Revlon. Di giorno fa la MUA (make-up artist), di notte la blogger, pubblicando tutorial e articoli utili e imparziali. Non avrebbe mai pensato che sarebbe diventata, di lì a poco, la più celebre beauty influencer (con 69 milioni di follower su Instagram nel 2023) e una tra le donne più ricche al mondo e la più ricca self-made woman d’America (Forbes 2023).
Sempre grazie alla “spinta gentile” di Mona e dell’altra sorella, Alya, nel 2013 Huda mette in commercio le sue prime ciglia finte.
“Lavoravo come make-up artist, ma non ero soddisfatta dello stile e della qualità delle ciglia finte in commercio all’epoca, così spesso finivo con l’unirle e personalizzarle da sola per renderle compatibili alla forma dell’occhio della cliente. Dopo aver ricevuto numerosi messaggi da persone che volevano acquistare le ciglia che avevo modificato, mia sorella Mona mi suggerì di iniziare la mia linea. Mia sorella maggiore Alya è stata la prima investitrice: ha investito 6.500 dollari nel nostro primo lotto”, si legge nella pagina About us del sito Hudabeauty.com.
Grazie alla linea di ciglia finte, di cui è stata una vera pioniera, il successo leesplode a dir poco tra le mani. Meno di 5 anni dopo, infatti, ecco un catalogo da 140 prodotti tra rossetti, matite, palette, correttori…
E l’autenticità? Parliamone
Ma cosa c’entra il successo di Huda Beauty, il marchio, e Huda Kattan, la persona, con l’autenticità? Fin qui, in effetti, ci sono pochi elementi che facciano pensare all’autenticità e moltissimi invece che rimandano a soldi e notorietà.
Ma eccoli, arrivano.
Io credo che si possano raggiungere i livelli di questa eccezionale donna solo avendo delle qualità precise, quelle che ha dimostrato di possedere Huda Kattan. Facciamo qualche esempio, così da diradare le nebbie e far luce su questa imprenditrice, influencer e leader.
Nel 2018 Huda crea HB Angel, un programma di investimenti per aiutare giovani imprenditrici dei settori beauty e wellness e supportarle con prestiti e attività di tutoraggio e mentorship nelle prime fasi del business. Sempre nello stesso anno, i laboratori ai quali si appoggia elaborarano la formula di un nuovo correttore, ma lei si rende conto che quel prodotto non rispecchia gli standard e l’alta qualità del suo marchio. Ne blocca quindi la produzione perdendo non solo l’investimento già in corso ma anche e soprattutto un guadagno stimato attorno ai 10 milioni di dollari. Intervistata sull’episodio, Huda risponde: “Non è stata una scelta commerciale; è stata una scelta che abbiamo fatto per la nostra community. Quando chiedi alle persone di risparmiare soldi e acquistare i tuoi prodotti, gli stai affidando un impegno e hai il dovere di batterti per quello stesso impegno”.
Pur fatturando milioni di dollari, l’ultimo dei pensieri di Huda Kattan riguarda i profitti.
Quando le viene chiesto di parlare di produzione, il primo argomento che tocca, invece, è la passione – motivo per cui nel 2020 si è dimessa da CEO della sua azienda (per tornare a creare prodotti dal lato del consumatore), per poi ritornare al timone quest’anno, con rinnovato slancio e idee (anche di rebranding!).
A tal proposito, ti invito a ritagliarti meno di 10 minuti per vedere il video in cui annuncia le sue dimissioni: personalmente lo trovo un pezzo magistrale di storytelling e comunicazione del cambiamento (e questo mi fa pensare allo speech che Nunzia Falco Simeone terrà a Play Copy, il convegno immersivo sulla comunicazione strategica).
Interessantissimo anche il video di febbraio 2024, in cui annuncia di essere tornata a capo della sua azienda e confessa di aver commesso l’errore più grande della sua vita nell’averla abbandonata.
Ma torniamo a parlare di passione e di Huda. Declinerò il tempo verbale al presente, perché qualsiasi sia stato il percorso di questa professionista, ciò che non è mai cambiato sono i suoi valori.
I prodotti Huda Beauty nascono (sono nati e son certa nasceranno) più dal desiderio che sente dentro di lei, una specie di fuoco sacro indomabile, che da meri calcoli commerciali. Non è un caso, infatti, se l’imprenditrice chieda al suo team di non dirle quale prodotto potrebbe avere il miglior margine di profitto – questo per non bloccare il suo estro creativo.
Più di una volta ha affermato di sacrificare il guadagno a favore della qualità: “Ho bisogno di creare senza pensare all’aspetto finanziario o a ciò che porta soldi all’azienda perché questo ucciderebbe la magia”. La magia che ha fatto innamorare e fidelizzare la tribù di consumatrici e consumatori del marchio Huda Beauty.
“Abbiamo una community molto affezionata che ci dice sempre ciò che vorrebbe vedere, – afferma Huda – per cui traiamo grande ispirazione dai commenti che riceviamo sui social e creiamo solo prodotti per cui c’è una richiesta”.
Sui suoi profili Instagram produce e ricondivide con costanza contenuti, continuando a portare avanti quegli stessi valori come trasparenza e schiettezza che l’hanno resa una blogger stimata, con l’unica differenza che oggi non pubblica più post a pagamento o sponsorizzati. Tutto quello che si trova nel suo feed e nelle sue stories, infatti, è online perché Huda ci crede davvero – come i tutorial che realizza anche con prodotti di altri brand, che supporta per il semplice piacere di condividere con la sua community ciò che reputa valido.
Quello che rende umana e vera Huda Kattan è anche la narrazione aperta che da sempre fa della sua persona: dai racconti sui suoi “ritocchini” di chirurgia estetica a quelli sul cyberbullismo, l’affermata imprenditrice sembrerebbe non aver timore di condividere anche ciò che va oltre la sfera lavorativa.
Ecco perché più che di un semplice marchio, credo che quello che ha costruito Huda, assieme alle sue sorelle, sia un vero e proprio love mark: un brand fatto di persone vere, che ci mettono la faccia, che si espongono in prima persona. Un brand autentico. Un brand di cui innamorarsi.
Ma adesso su, a nanna.
Un sorriso,
da me