Fedeli a sé stessi
Una storia che prende una piega inaspettata. Una storia di autenticità e... 👠
Scoprire le storie dietro a brand che indossiamo, o bramiamo, trovo possa essere di grande ispirazione. Ed è per questo che, di quando in quando, qui su Brand con Personalità mi piace portarti alla scoperta di persone e personaggi chiave del destino di piccole e grandi marche.
Oggi passeremo in volata su una vita che prende una piega inaspettata; scopriremo la storia di un uomo che ha saputo cambiare piani, mettersi in discussione, rischiare; la storia di chi ha costruito un impero a mano, con lesine, mastice e martello.
Ma prima di addentrarci in questo racconto, un’informazione – anzi due – di servizio. Ti aspetto, se vorrai nei prossimi webinar gratuiti di Play Copy, il convegno immersivo sulla comunicazione strategica, e Copy42, la scuola con percorsi professionalizzanti e qualificati CEPAS in copywriting e social media marketing:
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E adesso, torniamo a noi, alla nostra storia. Anzi, a quella di Manolo Blahnik.
Il più famoso designer di scarpe. Per sbaglio
Manolo Blahnik nasce nel 1942 nelle Isole Canarie, da padre ceco e madre spagnola. Cresce nella calma e isolata cornice della piantagione di banane di famiglia: qui, ignaro di quello che sarà il suo futuro, inizia a modellare le prime scarpe… per le lucertole, con l’alluminio dei cioccolatini.
Ma solo a me sembra di vederlo, questo bambinetto alle prese con la stagnola mentre costruisce minuscole scarpine per ignari rettili bislacchi modelli?
Alla fine degli anni Sessanta Manolo si trasferisce a Parigi per studiare arti scenografiche (nel frattempo, a Ginevra, aveva già conseguito la laurea in Letteratura). Nel 1970, grazie all’amica storica Paloma Picasso, riesce a mostrare alcuni suoi bozzetti delle scenografie di Sogno di una notte di mezza estate alla redattrice capo dell’epoca di Vogue America, Diana Vreeland. L’attenzione della donna, però, più che sulle scenografie cade sul sandalo con tacco alto di Ippolita, decorato con edera e ciliegie. Questa infatti dice a Manolo: “Ragazzo mio, resta fedele alle estremità e fa’ scarpe!”. E così è stato: il passo verso l’impero delle scarpe da donna sarebbe stato breve.
Non conoscendo assolutamente nulla di moda, il giovane Manolo decide di imparare sul campo: si reca in Italia presso le più grandi fabbriche di calzature e, dai migliori artigiani che interroga con attenzione e curiosità sulla loro arte, apprende le tecniche di disegno, taglio e cucito di una scarpa. Nel 1971 si trasferisce a Londra e solo un anno dopo la sua carriera diventa inarrestabile grazie al più celebre stilista di allora, Ossie Clark, che inserisce le sue scarpe in una collezione. Nel 1973 Manolo apre il suo primo negozio di scarpe a Chelsea e da lì, be’, da lì il resto è storia.
Ciò che ha reso famoso in tutto il mondo Manolo Blahnik è il suo impareggiabile senso per l’estetica, l’eleganza, la femminilità. Ma anche per il comfort, perché per lui anche un tacco 12 deve permettere alla donna di sentirsi sicura, stabile, a suo agio.
Una spinta pazzesca alla sua notorietà è arrivata dalla serie tv cult Sex and the City, dove la protagonista Carrie Bradshaw (interpretata da Sarah Jessica Parker) sfoggiava le sue Manolo con orgoglio facendo giungere anche al grande pubblico il nome di Blahnik.
Questo designer ha rivoluzionato la moda delle scarpe, con modelli diventati vere e proprie icone di stile. E pensate che oggi, nonostante il suo impero valga centinaia di milioni dollari, Manolo Blahnik non ha né assistenti né apprendisti: è l’unico responsabile di ogni modello di scarpa che porta il suo nome.
Ah, quasi dimenticavo: realizza ogni prototipo a mano. E forse è proprio questo il mix, nemmeno poi così tanto segreto, della sua autenticità: restare fedele alle radici, amare ciò che fa, essere devoto alla propria arte e portare avanti la tradizione nonostante le fauci ingorde dell’industria che – sì – arricchisce ma che spesso finisce col prendere a morsi e lacerare irrecuperabilmente l’anima. Ma non quella di Manolo Blahnik.
Le 6 regole di Manolo
In un’intervista rilasciata alla CNN nel 2018, il designer ha svelato le sue personalissime 6 regole per – cito testualmente – fare ciò che umilmente fa, provando sempre a dare il meglio di sé:
Farsi vedere sempre impeccabili.
Controllare sempre una, due, tre volte ciò si fa.
Non prendere le cose troppo sul serio e divertirsi il più possibile.
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